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I Vini Atzeni

La Sardegna è una terra ricca di tradizioni millenarie, tramandate per generazioni di padre in figlio e custodite gelosamente nella nostra terra.
Fare il vino, in Sardegna, è un'arte.

L'Azienda Agricola Atzeni sorge in Trexenta, una località sarda nella provincia di Cagliari. Il nostro podere, situato nel comune di Samatzai, costeggia la S.S. 128, la storica via di collegamento del cuore della Sardegna.
I nostri vini, provenienti da grappoli selezionati e raccolti rigorosamente a mano, rappresentano a pieno
l'orgoglio e il carattere della nostra terra.

Forte, deciso, orgoglioso delle proprie origini.

Cannonau Doc di Sardegna Atzeni

Abbinamento Vini e Formaggi

formaggio-vinoAccostare l’arte casearia all’universo enologico è una delle fasi più stimolanti e affascinanti della tecnica d’abbinamento. Formaggi e vini hanno, effettivamente, molto in comune. Una vera affinità elettiva che rimanda a una suggestiva riflessione su come il mosto sia in qualche modo paragonabile al latte e la vite allavacca (o capra o pecora che sia…) Ma non solo, pensiamo a quanto il clima, il territorio, la tradizione agricola locale possano influenzare il prodotto finale. Entrambi poi partono da un elemento naturale (uve e latte) che successivamente subisce una trasformazione (fermentazione alcolica e cagliatura); entrambi maturano, invecchiano e muoiono, ognuno in maniera differente a seconda della tipologia. Esistono poi diversi tipi di latte, come esistono i diversi vitigni, ci sono formaggi da bere giovani e vini da mangiare appena cagliati…Ehm…Scusate il lapsus ma le analogie sono davvero tante!

Siamo difronte a prodotti che più di ogni altro trovano la loro identità nel luogo d’origine, che a sua volta s’identifica in queste produzioni. Un interazione continua, uno scambio frutto del tempo che rilascia e acquisisce, in un mutare perpetuo, fino alla fine, gande paradigma del vivere, dell’essere. Torniamo sulla terra, torniamo a noi e ai nostri abbinamenti. Causa questo legame al territorio, la forte identità culturale che ne deriva, in fase d’abbinamento ci s’imbatte spesso in quelli che il buon Luigi Veronelli definiva “matrimoni d’amore”, quelle accoppiate che, data la medesima origine trovano una sinergia che va oltre la pura e scientifica tecnica di abbinamento. Per questo un Grana Padano troverà in un rosso dell’Oltrepò Pavese la spalla ideale, o un Castelmagno stagionato in un grande Barolo. C’è poi una scienza che vuole andare oltre le tradizioni, che cerca la perfetta unione di gusti oltreconfini, mirando all’esaltazione dei sapori in quanto tali, senza tenere conto di altro che non sia la percezione gustativa a livello empirico. Quella che ha permesso, ad esempio, ai buongustai inglesi di accostare lo Stilton (il loro formaggio muffato più noto) con il Porto o ai francesi di bere il dolce Sauternes con i formaggi caprini stagionati.

Passando agli aspetti più tecnici della questione è necessario tenere a mente quanto il fondo amarognolo tipico di gran parte dei formaggi si combini perfettamente con i tannini e le sostanze amare del vino, attenuandone la percezione. Ecco che il vino acquista rotondità e morbidezza se consumato con un buon formaggio. Questo accade grazie alla decomposizione della caseina, proteina fondamentale di latte e formaggio, che generando minime quantità di ammoniaca tampona una parte delle componenti acide del vino.

Tutti i vini vanno bene con tutti i formaggi allora? Senz’altro no, bisogna fare molta attenzione, concentrazione intensità dei sapori devono necessariamente corrispondere. Questo vuol dire che a un formaggio molto stagionato va accostato un rosso di grande struttura, alcolico, potente e adeguatamente invecchiato. Se il formaggio è fresco e delicato, allora il vino dovrà essere leggero e profumato. Ma non è finita qui: oltre alla struttura generale, al profilo gustativo c’è da considerare l’equilibriointerno dei sapori, la prevalenza degli elementi grassi, che sono dolciastri, salati o piccanti. Sono diversi i casi in cui al fine di equilibrare l’esperienza sensoriale, quando si mangia un determinato tipo di formaggio, è corretto improntare l’abbinamento sulla logica del contrasto. Un contrasto che dovrà servire a smussare l’eccessiva grassezza con elementi di spigolosità (acidità dei bianchi o il tannino dei rossi), la spiccata sapidità con sapori morbidi, la presenza di muffe o erborinature con vini alcolici e talvolta dolci.

Amici, non ci resta dunque che provare una degustazione di Vini Atzeni abbinati ai formaggi della nostra tradizione e non; raccontateci le scoperte migliori dei vostri palati..

Risotto piccante al Cannonau con erbette aromatiche

risottocannonauerbeIngredienti (per due persone)

160 g di riso 6 g di foglioline di salvia 1 rametto di rosmarino 2 foglie di alloro 30 g di porro peperoncino piccante a volontà! brodo vegetale 150 ml di vino Cannonau 2 cucchiai di olio extravergine di oliva formaggio pecorino grattugiato sale

Preparazione

Il risotto piccante al Cannonau con erbe aromatiche e peperoncino è un primo piatto profumatissimo e dal gusto deciso, preparato con il nostro vino rosso corposo e saporito tipico della Sardegna.

Per prepararlo, innanzitutto lavare e lasciar asciugare le foglioline di salvia e rosmarino, quindi tritarle finemente insieme a del peperoncino piccante. Lavare le foglie di alloro e lasciarle intere. Pulire il porro eliminando la parte verde più coriacea e tagliarlo a rondelle sottilissime.

Far rosolare il porro in un tegame con due cucchiai di olio extravergine di oliva; quando inizierà ad ammorbidirsi unire le erbe aromatiche (salvia, rosmarino e alloro) e il peperoncino e far insaporire per qualche istante.

Unire quindi il riso e farlo tostare per qualche istante. Quando i chicchi di riso avranno assunto un aspetto traslucido, sfumare con il vino Cannonau Doc Atzeni  e far evaporare a fuoco vivace.

Iniziare quindi a unire il brodo vegetale caldo, un mestolo per volta, per permettere al riso di assorbirlo. Proseguire la cottura a fuoco moderato e tegame coperto, ma mantenendo sempre un discreto bollore. Di tanto in tanto aggiungere del brodo e mescolare, senza lasciare mai che il riso si asciughi fino a quando non sarà cotto al dente.

A questo punto scoprire di nuovo il tegame, aggiustare di sale e terminare la cottura del riso, in modo che la pietanza si asciughi leggermente ma non troppo.

A cottura ultimata mantecare il risotto con il formaggio pecorino grattugiato, quindi servire ben caldo il risotto piccante al Cannonau con erbe aromatiche e peperoncino.

Naturalmente da abbinare con un bicchiere di Cannonau Doc Atzeni servito alla temperatura di 18°C. Per gustare al meglio il suo sapore, la scaraffatura deve avvenire circa un’ora prima della mescita.

Gamberoni al cannonau

Gamberoni al Cannonau

Un accostamento inconsueto ma molto gustoso: i gamberoni al Cannonau

La ricetta che vi proponiamo oggi vi sorprenderà per la sua semplicità e velocità di preparazione: si tratta dei gamberoni al Cannonau, un secondo piatto veramente saporito e gustoso e altrettanto facile da realizzare.

Tradizionalmente i gamberoni si abbinano bene con un buon vino bianco, ma la ricetta di oggi vi dimostrerà che anche l’accostamento vino rosso e pesce può essere gustoso e appropriato.

Vediamo subito nel dettaglio come preparare in pochi passaggi i gamberoni al Cannonau, in poco tempo avremo un piatto di pesce con i fiocchi, questi sono gli ingredienti che ci serviranno.

Ingredienti (x 4 persone)

400 g di gamberoni

farina q.b.

2 cucchiai di olio extravergine di oliva Atzeni

1 bicchiere di Cannonau

sale q.b.

Preparazione

Per prima cosa versate un po’ di farina in un piatto fondo, quindi lavate bene i gamberoni per liberarli da eventuali tracce di ammoniaca, poi passateli uno ad uno nella farina, da entrambi i lati in modo che ne siano interamente ricoperti.

Ora in una padella ampia e dal fondo antiaderente fate riscaldare bene due cucchiai di olio extravergine di oliva, aggiungete quindi poco per volta i gamberoni infarinati precedentemente, fate rosolare qualche minuto girandoli con una forchetta.

Ora versate il Cannonau e sfumate, salate e completate la cottura dei gamberoni a fiamma viva per almeno 10 minuti.

Spegnete la fiamma e lasciate freddare: servite in tavola i deliziosi gamberoni al Cannonau appena tiepidi e accompagnate ad un bicchiere di Cannonau Doc di Sardegna Atzeni alla temperatura di 18°.

cannonau

Cannonau di Sardegna Doc Atzeni

Semplice, veloce, e gustosa..buon appetito!

Qui potete trovare il Cannonau di Sardegna Doc prodotto dalla nostra Azienda

 

 

Gnocchetti sardi in salsa di noci e speck

Gnocchetti salsa di noci e speck

Un primo piatto a base di “malloreddus”: i gnocchetti in salsa di noci e speck

I gnocchetti sardi o “malloreddus” sono un piatto tipico della cucina sarda, sempre presenti nei menu’ “tradizionali” si preparano solitamente al sugo preferibilmente con un buon ragù di salsiccia, ma oggi vogliamo proporvi un’altra versione: stiamo parlando dei gnocchetti in salsa di noci e speck.

Questa ricetta renderà il vostro primo piatto senza dubbio più sostanzioso ma il risultato sarà davvero soddisfacente e soprattutto gustoso!

Preparare i gnocchetti in salsa di noci e speck è abbastanza semplice, non richiederà nemmeno tanto tempo, vediamo quindi come fare e quali ingredienti utilizzare.

Ingredienti (x 4 persone)

400 g di gnocchetti sardi

80 g di speck

20 noci

1 cipolla

2 cucchiai di olio extravergine di oliva Atzeni

prezzemolo tritato q.b.

sale q.b.

1 spicchio di aglio

Preparazione

Per prima cosa dovete preparare la salsa di noci: in un pentolino sbollentate le noci per qualche minuto, poi spellatele e mettetele da parte.

Ora dovrete tritarle, potete farlo a mano con un mortaio o utilizzando il frullatore: unite i gherigli di noce all‘olio d’oliva, poi aggiungete il prezzemolo tritato, un pizzico di sale e non appena la salsa risulterà cremosa la metterete in un pentolino sul fuoco: aggiungete uno spicchio d’aglio e fate cuocere qualche minuto. Togliete l’aglio e spegnete la fiamma.

Nel frattempo riscaldate un cucchiaio di olio extravergine d’oliva e fate rosolare per pochi minuti lo speck tagliato a listarelle e la cipolla tagliata finemente, quindi aggiungete la salsa di noci precedentemente preparata mescolate il tutto e spegnete la fiamma.

Cuocete quindi i gnocchetti in abbondante acqua salata, scolate al dente e versate nel sugo di noci e speck, terminate la cottura facendo insaporire per pochi minuti a fuoco lento.

Servite caldi i gnocchetti in salsa di noci e speck con una spolverata di grana grattugiato e accompagnate ad un buon vino rosso corposo, come il Cannonau Doc di Sardegna Atzeni.cannonau

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Sformato di piselli e prosciutto

sformato piselli e prosciutto

Lo sformato di piselli e prosciutto è piatto estivo per eccellenza, semplice e gustoso

La ricetta di oggi è particolarmente adatta al periodo estivo, è semplice da preparare e veloce da cucinare, ma soprattutto è gustosa e sana, stiamo parlando dello sformato di piselli e prosciutto.

Potete preparare questo sformato e consumarlo come piatto unico, come contorno o al posto di un secondo piatto,  questa ricetta infatti è molto pratica perché vi permetterà di avere sotto mano una soluzione anche quando vorrete gustare un aperitivo.

Lo sformato di piselli e prosciutto infatti si può preparare in anticipo e gustare freddo: potete portarlo con voi in spiaggia per un pranzo fresco e veloce o gustarlo al vostro rientro, ma è perfetto anche tagliato a piccoli quadrati e offerto per intrattenere gli ospiti.

Insomma non ci resta che capire quali ingredienti utilizzare e come preparare il nostro sformato di piselli e prosciutto…mettiamoci al lavoro!

Ingredienti (x 4/6 persone)

500 g di piselli

200 g di prosciutto cotto (un trancio)

1 cipolla

2 cucchiai di olio extravergine di oliva Atzeni

3 uova

2 cucchiai di grana grattugiato

sale q.b.

Preparazione

In una padella dal fondo antiaderente fate rosolare a fuoco moderato la cipolla tagliata finemente con due cucchiai di olio extravergine di oliva portato a temperatura.

Quando la cipolla inizierà ad assumere un colore dorato potrete aggiungere i piselli: lasciate cuocere con coperchio mescolando di tanto in tanto finché i piselli si saranno ammorbiditi, quindi salate e spegnete la fiamma, lasciate intiepidire.

A questo punto in una ciotola sbattete le uova con la forchetta e un pizzico di sale, quindi aggiungete i piselli, il grana, il prosciutto cotto tagliato a cubetti, e, se gradite, due foglie di basilico spezzettate, mescolate con cura tutti gli ingredienti.

Versate quindi il composto in una teglia rotonda da forno rivestita di carta forno, e cuocete a forno ben caldo alla temperatura di 180° per 30′ minuti circa.

Sfornate, lasciate intiepidire e gustate lo sformato di  piselli e prosciutto gustandolo con un vino rosso forte e deciso come il Cannonau Doc di Sardegna Atzeni alla temperatura di 18°.

Buon Appetito!cannonau

 Qui potete trovare il Cannonau di Sardegna Doc prodotto dalla nostra Azienda

Orzo al radicchio

orzotto al radicchio

L’orzo al radicchio è un ottimo primo piatto, gustoso, sano e veloce da preparare

Oggi vi proponiamo di preparare un primo piatto gustoso e nutriente ma soprattutto perfetto per il periodo estivo: l’orzo al radicchio.

L’orzo è un’ottima alternativa al riso e alla pasta, è un vero e proprio concentrato di salute e si può cucinare esattamente alla maniera di un risotto, dunque si tratta di una preparazione semplice e veloce, alla portata di tutti insomma.

L’orzo al radicchio è un primo piatto da gustare anche freddo, ricco di vitamine e molto leggero, ma soprattutto veloce da preparare anche perché sceglieremo l’orzo perlato, la cui cottura è molto rapida.

Vediamo quindi come preparare un buon orzotto al radicchio e quali ingredienti utilizzare.

Ingredienti (x 4 persone)

300 g di orzo perlato

1 bicchiere di vino bianco

300 g di radicchio rosso

1 cipolla

2 cucchiai di olio extravergine di oliva Atzeni

sale q.b.

grana grattugiato q.b.

Preparazione

Iniziate a pulite il radicchio privandolo delle foglie dure più esterne, lavatelo accuratamente sotto l’acqua e poi lasciatelo scolare per bene in uno scolapasta.

Nel frattempo fate rosolare la cipolla tagliata finemente in due cucchiai di olio extravergine di oliva, poi aggiungete l’orzo, mescolate e lasciate cuocere qualche minuto a fiamma bassa.

Ora aggiungete il radicchio tagliato a listarelle, alzate la fiamma e lasciatelo appassire, quindi sfumate con il vino bianco fino a farlo evaporare,  mescolate con cura di tanto in tanto, quindi salate e se dovesse risultare un po’ troppo asciutto aggiungete acqua poco per volta.

Cuocete per 15-20 minuti circa mescolando spesso, poi a fiamma spenta aggiustate di sale e aggiungete una manciata di grana grattugiato.

Servite caldo l’orzotto al radicchio  e gustatelo accompagnandolo ad un vino deciso e intenso come il Cannonau Doc di Sardegna Atzeni.

cannonau

Il Cannonau DOC di Sardegna Atzeni

Buon appetito!

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Crostata salata di ricotta e prosciutto

Crostata salata ricotta e prosciutto

Una torta salata gustosa perfetta come piatto unico: la crostata di ricotta e prosciutto

La crostata salata di ricotta e prosciutto ha l’aspetto di un dolce ma è in realtà una specie di torta rustica sostanziosa ed equilibrata, potete servirla come secondo piatto ma è perfetta anche come antipasto o portata unica.

La preparazione della crostata salata di ricotta e prosciutto è un po’ elaborata in quanto si articola in due fasi: la preparazione della pasta frolla salata e poi il ripieno, ma niente di impossibile..e soprattutto ne varrà veramente la pena!

Vediamo subito le fasi della preparazione della crostata salata di ricotta e prosciutto e gli ingredienti che ci serviranno.

Ingredienti ( x 4/6 persone)

Per la pasta frolla salata:

400 g di farina 00

150 g di burro

40 g di pecorino grattugiato

30 g di zucchero

3 tuorli

sale q.b.

Per il ripieno:

500 g di ricotta

200 g di prosciutto cotto (un trancio)

grana grattugiato q.b.

2 uova

sale q.b.

pepe q.b.

Preparazione

Fase 1: preparazione della frolla salata

Per preparare la frolla salata dovrete mischiare in una terrina o in piano da lavoro il burro ammorbidito con lo zucchero, unite poi i tuorli, il pecorino e il sale, quindi aggiungete la farina setacciata e continuate ad amalgamare gli ingredienti.

Formate una palla compatta e avvolgetela con la pellicola trasparente, poi mettete in frigorifero per almeno 90 minuti.

Fase 2: preparazione del ripieno

In  un piatto sbattete energicamente le uova, aggiungete il sale e il pepe, poi unite una parte del prosciutto cotto tritate e l’altra parte a dadini,  versate quindi la ricotta e il grana e amalgamate bene tutti gli ingredienti fino ad ottenere un composto omogeneo.

Una volta trascorsi i 90 minuti in frigorifero la vostra frolla salata è pronta per essere lavorata: impastate ancora un po’ con le mani e formate un disco che andrete a disporre su una tortiera da crostata imburrata sul fondo, lasciate che avanzi una parte di impasto per la copertura della crostata. Bucherellate il fondo con una forchetta per evitare la formazione di bolle d’aria in cottura.

A questo punto versate il ripieno, distribuitelo bene e coprite con strisce di pasta frolla salata disposta nelle due lunghezze, orizzontalmente e verticalmente, esattamente come si fa per le crostate dolci. Cuocete in forno già caldo a 180° per un’ora circa.

Servite tiepida la crostata salata di ricotta e prosciutto e gustatela con bicchiere di Cannonau Doc di Sardegna Atzeni alla temperatura ideale di 8-12°.

Buon appetito!

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Cannonau di Sardegna DOC Atzeni

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Risotto ai fiori di zucca con pancetta

risotto fiori di zucca e pancetta

Per un primo piatto dai sapori intensi ci vuole un vino deciso come il Cannonau Doc Atzeni

Oggi vi proponiamo un primo piatto molto saporito a base di un prodotto di stagione come i fiori di zucca: parliamo per l’appunto di un magnifico risotto ai fiori di zucca con pancetta.

I fiori di zucca sono i protagonisti di questa stagione, grazie a questa ricetta potremo trovare un modo originale di cucinarli, li abbineremo inoltre in un accostamento inconsueto, quello con la pancetta, che esalterà ancor più i sapori decisi del nostro risotto.

La preparazione del risotto ai fiori di zucca e pancetta è alla portata di tutti, semplice e veloce: è un piatto che porterà un po’ di gusto e colore nelle vostre tavole e che arricchirà il vostro menù di un tocco in più.

Vediamo quindi come preparare un buon risotto ai fiori di zucca e pancetta e quali altri ingredienti ci serviranno.

Ingredienti (x 4 persone)

350 g di riso per risotti

24 fiori di zucca

200 g di pancetta a cubetti

brodo vegetale

1/2 cipolla

1 carota

1 costa di sedano

2 cucchiai di olio extravergine di oliva Atzeni

1 noce di burro

prezzemolo q.b.

sale q.b.

formaggio grattugiato q.b.

Preparazione

Per prima cosa dovete pulire i fiori di zucca: lavateli, asciugateli con cura e tagliate il gambo e il pistillo, poi tagliateli a striscioline.

Ora preparate un soffritto: affettate finemente la carota, il sedano, e la cipolla e fate rosolare in due cucchiai di olio extravergine d’oliva, quindi aggiungete la pancetta e lasciate cuocere qualche minuto. A parte preparate un po’ di brodo  vegetale.

A questo punto potete unire il riso,  fatelo tostare per un minuto mescolando accuratamente, poi sfumatelo con un cucchiaio di brodo bollente. salate e lasciate cuocere a fiamma moderata, aggiungendo ogni volta un po’ di brodo fino a completare la cottura.

Quando il riso sarà quasi pronto, quindi dopo circa 20 minuti, potrete aggiungere i fiori di zucca: continuate a mescolare fino ad ultimare la cottura. Aggiungete quindi a fuoco spento una noce di burro ed una manciata di prezzemolo tritato.

Impiattate e servite caldo il vostro risotto ai fiori di zucca e pancetta con una spolverata di formaggio grattugiato e un buon bicchiere di Cannonau Doc di Sardegna Atzeni, fermo e deciso come il gusto del nostro speciale risotto.

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Il Cannonau DOC di Sardegna Atzeni

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Insalata di patate al verde

Patate al verde

Un contorno molto diffuso nella cucina sarda: le patate al verde o”a sa schiscionera”

L’insalata di patate al verde è un ottimo contorno, fresco e gustoso da abbinare in particolar modo a secondi piatti di carne o da gustare in alternativa ad un primo piatto quando si ha voglia di cucinare qualcosa si semplice, veloce ma anche nutriente.

Le patate al verde sono una ricetta molto diffusa nella cucina sarda, dove prendono il nome di patate a sa schiscionera” ovvero saltate in padella con olio, aglio e prezzemolo, ma se preferite potete semplicemente bollire le patate e aggiungere il condimento a crudo.

In tutte e due le versioni le patate al verde sono ottime e veloci da preparare, bastano davvero pochi ingredienti per realizzare questo piatto economico e gustoso, vediamo insieme quali sono.

Ingredienti (x 4 persone)

1 kg di patate

1 spicchio d’aglio

1 cipolla

2 cucchiai di olio extravergine di oliva Atzeni

1 cucchiaio di origano

1 mazzetto di prezzemolo

2 bicchieri d’acqua

sale q.b,

pepe q.b.

Preparazione

Per prima cosa sbucciate le patate, poi lavatele sotto l’acqua corrente, asciugatele con cura e tagliatele a cubetti.

Preparate un trito di aglio e prezzemolo e mettete da parte in una ciotola aggiungendovi anche olio d’oliva a piacimento, mescolate per bene.

Ora in una casseruola fate riscaldare due cucchiai di olio extravergine di oliva, e fate soffriggere la cipolla tagliata finemente e l’aglio, quando questo inizierà ad imbiondire versate le patate e due cucchiai del trito di aglio e prezzemolo precedentemente preparato.

Mescolate il tutto, salate, aggiungete una manciata di pepe e fate rosolare per qualche minuto.

A questo punto versate due bicchieri d’acqua o comunque una quantità d’acqua sufficiente a ricoprire completamente le patate, completate così la cottura a fiamma moderata.

Spegnete la fiamma e se necessario aggiustate di sale e aggiungete un’altra spolverata di prezzemolo tritato.

Servite le patate in verde tiepide e accompagnatele ad un buon bicchiere di Cannonau Doc di Sardegna Atzeni, perfetto in abbinamento ai piatti di terra e ideale per esaltare il gusto dell’insalata di patate in verde.

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Cannonau di Sardegna DOC Atzeni

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Agliata di polpo

agliata di polpo

Il gusto intenso dell’agliata di polpo si sposa molto bene con un vino deciso come il Cannonau Doc di Sardegna Atzeni

La specialità che vi proponiamo oggi proviene dalla zona dell’Algherese, ma è una ricetta molto diffusa in tutte le zone e soprattutto in tutte le tavole sarde, stiamo parlando dell’agliata di polpo.

Il polpo in questa ricetta viene condito con uno speciale sughetto a base di aglio e pomodoro secco che prende appunto il nome di agliata, che darà alla vostra ricetta quel tocco in più di sapore e di gusto che la contraddistingue dalle altre preparazioni a base di polpo.

Il polpo in agliata è ottimo servito come antipasto, ma è perfetto anche come secondo piatto o piatto unico se si aggiungono le patate, è perfetto gustato freddo ma è delizioso anche appena tiepido, il nostro consiglio è comunque di prepararlo qualche ora prima di servirlo in modo da far insaporire bene il polpo nella sua salsetta.

Mettiamoci al lavoro e iniziamo subito a preparare l’agliata di polpo, ecco quali ingredienti dovremo utilizzare:

Ingredienti (x 4 /6 persone)

2 kg di polpo

500 g di pomodori secchi

5 spicchi d’aglio

2 peperoncini

1 mazzetto di prezzemolo

1/2 bicchiere di aceto

2 cucchiai di olio extravergine di oliva Atzeni

sale q.b.

alloro q.b.

Preparazione

Mettete a bollire il polpo pulito ed eviscerato in abbondante acqua salata, durante la cottura fatelo risalire tre o quattro volte utilizzando una forchetta e solo quando sarà morbido toglietelo e tagliatelo a pezzi, che metterete in un’insalatiera.

Ora preparata l’agliata: iniziate a dissalare i pomodori secchi immergendoli nell’acqua fresca, poi tritateli finemente con una mezzaluna, fate lo stesso con l’aglio, il peperoncino e il prezzemolo.

Fate riscaldare due cucchiai di olio extravergine d’oliva in una casseruola, soffriggete per alcuni minuti il trito di pomodori secchi, aglio, prezzemolo e peperoncino, aggiungete quindi qualche cucchiaio d’acqua.

Appena l’acqua sarà completamente evaporata aggiungete l’aceto, il sale e qualche foglia di alloro e continuate la cottura per dieci minuti circa.

Spegnete la fiamma, l’agliata è pronta: versatela sul polpo e lasciate insaporire un paio d’ore.

Potete gustare l’agliata di polpo fredda o tiepida in accompagnamento ad un vino rosso deciso come il Cannonau Doc di Sardegna Atzeni: tradizionalmente si accompagna ai piatti di carne ma si sposa alla perfezione con i piatti ben conditi e dai sapori forti.

Buon Appetito!cannonau

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